Recensione

Julia Hiladelteatro.it14 May 2011

Un altro spettatore

Storia della colonna infame è stato uno spettacolo che si è lasciato amare facilmente.
Un’opera dalle sfumature intime ma di una potenza inaudita. La denunzia in quanto costante dell’opera è lacerante - l’indignazione del Manzoni per questo fatto è stata riportata con maestria. I due personaggi, custodi di questo spazio sospeso, provvisorio, da sembrare in procinto di trasloco - di distacco dall’orrore dell’ingiustizia, riescono a sciogliersi e riunirsi solo alla fine abbandonandosi in un dialogo di Renzo e Lucia. Gli oggetti in scena sono sì antiquati, ammucchiati, impolverati ma vengono rappresentati suscettibili al racconto e alla denunzia, attraversati da forze incontrollabili in grado di muoverli. Una sinfonia di parole e movimenti.
L’apparizione di veri animali alla fine della storia rimanda ad un fiume di sentimenti di liberazione ma anche di amara rassegnazione. La bellezza traboccava da tutte le parti.

Uno spettacolo bellissimo, coinvolgente, emozionante, affidabile.
Grazie.